La tendenza attuale è quella di fotografare volti giovani anche quando la storia che si vuole raccontare ha già fatto lunga strada.
Personalmente preferisco le pelli mature.
La pelle possiede una memoria assoluta, come un orecchio che sente tutte le frequenze. Ricorda ogni giorno.
Scambia liquidi, tossine, intuizioni e affetti con il mondo esterno.
Vive sfiorando i propri limiti. Dolore e piacere si trasformano in profondità di superficie, immersi nel regno dell’adesso.
Sull’epidermide si manifestano gli accidenti dell’identità: nemmeno la pelle sfugge all’autoinganno.
Le si attribuiscono 4 kg e 2 m quadrati di infinito e contiene un’energia: la riserva del peso delle cose.
4 kg e 2 m quadrati di infinito