Davvero.

Nessuno ha il diritto

di privarci delle cose più normali:

l’appuntamento dal parrucchiere,

spostare dei libri, 

aspettare tranquilli la sera. 

Nessuno può dirottare la nostra vita

perché ha noia della sua,

perché non capisce

che la violenza non è solo uccidere,

ma spezzare il tenero gambo

dei nostri minuti.

Neppure noi abbiamo il diritto

di non capire la meraviglia

delle cose normali,

non c’è nessun bisogno

di vestire da capolavoro

ogni giornata.

Pensiamo al guadagno

di vedere un’alba, 

al salario di cenare con i nostri cari

e al fatto di entrare nella notte

con il nostro corpo misterioso

che si lascia attraversare dai sogni. 

Pensiamo al piacere

di camminare per le nostre strade, 

di tornare a casa. 

Non deve arrivare la sventura 

per ricordarci la grazia 

della piccola e infinita vicenda 

di stare qui in un giorno qualsiasi.

Franco Arminio

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